Nella nostra quotidianità sempre più connessa, la tecnologia è una costante: passiamo ore davanti a schermi di smartphone, computer, tablet e TV. Ma se da un lato semplifica la vita, dall’altro può avere effetti meno visibili – ma reali – sulla nostra pelle. Hai mai sentito parlare di "effetto tech"?
Cosa si intende per “effetto tech”?
L’esposizione prolungata alla luce blu (HEV – High Energy Visible light), emessa dai dispositivi digitali, può contribuire a generare stress ossidativo, accelerando i processi di invecchiamento cutaneo. A questo si sommano ritmi irregolari, mancanza di sonno e stress da iperconnessione, tutti fattori che influiscono sul benessere della pelle.
I segnali più comuni? Colorito spento e disomogeneo, pelle più sensibile o disidratata, comparsa precoce di rughe o segni d’espressione e barriera cutanea indebolita.
Le buone abitudini per limitare l’impatto digitale sulla pelle
- Idratati dentro e fuori – La luce blu può contribuire alla disidratazione della pelle. Bevi almeno 2 litri di acqua al giorno e scegli trattamenti che trattengano l’idratazione.
- Dormi bene – Un sonno regolare aiuta la pelle a rigenerarsi. Evita gli schermi prima di dormire e crea una beauty routine serale rilassante.
- Filtro luce blu & luminosità automatica – Utilizza il filtro notturno e regola la luminosità per ridurre l’esposizione prolungata.
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